Filosofia
La Sezione di Filosofia del Dipartimento di Studi Umanistici ha alle spalle una tradizione che comprende alcuni protagonisti del pensiero italiano del novecento, tra i quali vanno ricordati almeno Ludovico Geymonat, Giulio Preti, Uberto Scarpelli, Franco Alessio, Fiorella De Michelis, Mario Vegetti, Egle Becchi e Fulvio Papi.
I principali ambiti di ricerca possono essere individuati in tre direzioni, a loro volta ampiamente differenziate, ovvero la storia della filosofia dall’antichità al pensiero contemporaneo, le indagini filosofiche di carattere più marcatamente teorico e le ricerche di orientamento pedagogico e psicologico.
Le ricerche in filosofia antica si concentrano sul pensiero filosofico di Platone nei suoi diversi aspetti – dalla metafisica alla politica – e sulla sua ricezione e diffusione nell’antichità, in particolare nel medioplatonismo e nel neoplatonismo.
Le ricerche di filosofia medioevale prestano particolare attenzione al rapporto tra filosofia e scienza, soprattutto riguardo alla medicina, alla fisiognomica e alle teorie embriologiche medioevali. Da segnalare in questo ambito anche il connesso interesse per le questioni di genere.
Il pensiero filosofico moderno e contemporaneo viene affrontato innanzitutto con riferimento al pensiero rinascimentale e, in questa cornice, alla differenza tra uomo e animali (dal punto di vista sia ontologico sia etico), al problematico confine tra magia e scienza e alla tradizione del misticismo tedesco.
L’interesse per la filosofia classica tedesca, per i suoi diversi aspetti – dalla metafisica all’etica e all’estetica – e per le sue fonti e ripercussioni è un tratto caratteristico delle ricerche sul pensiero moderno e contemporaneo, con particolare attenzione per Kant, Fichte, Hegel e Marx.
In parte collegate a questi studi sono le indagini sulla tradizione filosofica italiana, che muovono da Vico ma che trovano poi espressione nell’attenzione per il pensiero novecentesco di tradizione neoidealistica e per il marxismo “critico” italiano, a partire da Gramsci.
Un’attenzione specifica viene prestata all’illuminismo come fenomeno europeo, anche in prospettiva comparata, nelle diverse declinazioni di questo movimento filosofico.
Le indagini teoriche trovano espressione in stili di pensiero e filoni di indagine anche molto diversi, ma non mancano di punti di contatto e di intersezione. Un filone di ricerca in ambito teoretico è l’attenzione per i temi della soggettività e dell’intersoggettività nella tradizione fenomenologica e tedesca e francese con particolare interesse per Husserl e Merleau-Ponty, una tradizione che viene indagata anche in connessione con l’ermeneutica, l’antropologia filosofica, l’epistemologia storica e la filosofia e la storia della psichiatria, nella scia delle indagini di Foucault.
Nella Sezione sono presenti ricerche di filosofia della scienza, di filosofia cognitiva, di epistemologia e di filosofia del linguaggio, con differenti declinazioni e indirizzi. Alcuni filoni di indagine consistono nella filosofia della geometria, nella epistemologia riferita in particolare alla epistemologia computazionale, nell’analisi del ragionamento abduttivo e nell’analisi critica della scienza e della tecnologia, anche in riferimento al tema dei valori umani e del problema della violenza.
Un ulteriore filone è rappresentato dalla indagine in epistemologia analitica (evidenza e a priori) anche in connessione con la filosofia del linguaggio (verità, realismo e antirealismo) e con l’epistemologia sociale, con ulteriore riferimento alle relazioni tra epistemologia ed etica per quanto riguarda nozioni come giustificazione e responsabilità.
Le ricerche di filosofia morale hanno per oggetto la storia dell’etica moderna e contemporanea e varie questioni di etica teorica, di natura sia metaetica (oggettività, relativismo) sia normativa (responsabilità morale, deontologia, conseguenzialismo), incluse questioni di etica applicata e bioetica. Oltre all’attenzione per la dimensione storica dell’estetica, le ricerche in quest’ultimo ambito, con particolare attenzione per l’estetica analitica, sono orientate all’analisi della normatività estetica.
Ricerche Pedagogiche
Anche le ricerche in pedagogia si muovono su diversi fronti, di natura sia storica, sia teorica e sperimentale. Le ricerche riguardano l’analisi dei congegni pedagogici e delle pratiche educative in ottica diacronica, accompagnata dallo studio delle connessioni tra ideologie, strategie e materialità nei fenomeni educativi sul lungo periodo; la storia della scuola, delle pratiche scolastiche e della formazione docente, oltre alla storia del corpo come oggetto di educazione e la storia della valutazione scolastica, tra ieri e oggi.
Un altro filone di indagine, collegato ai precedenti, riguarda la pedagogia dell'infanzia, i contesti prescolari, lo studio della natura del gioco infantile e del suo significato e della sua osservazione e promozione.
Ricerche Psicologiche
Le ricerche di orientamento psicologico, infine, riguardano da un lato la psicologia delle emozioni - in particolare i meccanismi cognitivi e neurofisiologici alla base dell’esperienza emotiva e l’influenza che essa esercita sui comportamenti sociali - e la cognizione sociale, ovvero lo studio, anche su base sperimentale, delle interazioni sociali che permettono la comprensione della mente altrui (stati mentali ed emotivi).
Nell'ambito della psicologia dinamica, la ricerca si concentra sullo studio dei processi di sviluppo normativo e patologico della mente del bambino e, in questo contesto, del ruolo della fiducia epistemica. Le ricerche riguardano inoltre, lo studio degli strumenti di valutazione della personalità e l'efficacia della psicoterapia psicodinamica.